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Marie-René de La Blanchère: dalle terre pontine all’Africa romana
EAN13
9782728314157
Éditeur
Publications de l’École française de Rome
Date de publication
Collection
Collection de l'École française de Rome
Langue
italien

Marie-René de La Blanchère: dalle terre pontine all’Africa romana

Publications de l’École française de Rome

Collection de l'École française de Rome

Livre numérique

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Theodor Mommsen aveva ventisette anni nel 1844, quando giunse la prima volta
in Italia, dando inizio alla straordinaria avventura epigrafica che l’avrebbe
condotto a pubblicare le Inscriptiones Regni Neapolitani Latinae (1852) e
quindi alla progettazione del Corpus Inscriptionum Latinarum. Marie-René de La
Blanchère (Tours, 17 febbraio 1853 - Parigi, 30 maggio 1896) ne aveva ventisei
nel ’79, al momento dell’arrivo presso la neonata École française de Rome con
l’obiettivo di indagare le antichità della regione pontina: iniziava allora
una contrastata (e per certi versi drammatica) vicenda di vita e di ricerca,
il cui principale frutto resta il “saggio di storia locale” su Terracine
(1884), preceduto e seguito da importanti contributi sul Latium adiectum e
l’Africa romana; nel 1885 l’Autore si sarebbe trasferito in Tunisia, dove
divenne protagonista della vasta opera di studio e salvaguardia delle
antichità locali, culminata nella fondazione del Museo del Bardo. Questo libro
raccoglie gli atti del convegno internazionale Dalle terre pontine all’Africa
romana: Marie-René de La Blanchère, archeologo, epigrafista, orientalista (San
Felice Circeo, 3-4 giugno 2016), organizzato dall’École francaise de Rome e
dal Comune di San Felice Circeo (LT) in sinergia con la Soprintendenza
archeologica del Lazio Meridionale, con “Sapienza” Università di Roma e
l’Università della Tuscia di Viterbo. Nel ripercorrere le tappe della carriera
scientifica di La Blanchère, il volume – arricchito dalla prima bibliografia
sistematica degli scritti dell’Autore – affronta alcuni momenti chiave della
politica culturale della Francia di fine Ottocento, sullo sfondo della
virtuosa competizione tra le istituzioni archeologiche europee in Italia,
soffermandosi in particolare sulle tappe della ‘scoperta’ delle antichità del
Lazio meridionale, negli anni in cui si compiva la titanica impresa dei volumi
IX e X del CIL (1883).
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